Analisi di emissioni ed efficienza energetica: lo zuccherificio
Il costante aumento dei costi dei combustibili fossili ha spinto la domanda per fonti di energia alternative. Per questa ragione molti zuccherifici si sono dotati di cogeneratori alimentati da parte del vapore prodotto dalla combustione della bagassa, riuscendo così a rivendere il surplus di energia prodotto.
Perché ottimizzare un impianto di cogenerazione?
L’impianto di cogenerazione pone al centro dell’attenzione l’ottimizzazione del processo di combustione per due motivi fondamentali.
Da una parte quello ecologico, le biomasse sono una fonte rinnovabile di energia ed è pertanto fondamentale ridurre al minimo le emissioni nocive per uno sfruttamento sostenibile di queste risorse.
Dall’altra parte abbiamo l’aspetto economico, un processo ottimizzato porta alla produzione di maggior vapore e quindi maggiore energia.
Come l'analisi di emissioni aiuta ad ottimizzare un processo
Questo risultato si può ottenere solamente se tutto l’apparato utilizzato nel processo di cogenerazione è sottoposto ad un frequente monitoraggio delle emissioni attraverso l’uso di analizzatori di combustione, per rilevare in tempo reale cali nell’efficienza dell’impianto.
Infatti, l’uso di un analizzatore per misurare i livelli di O2, CO e CxHy emessi durante la combustione della bagassa permette di capire immediatamente se quest’ultima avviene in modo efficiente e pulito.
Accanto a questo monitoraggio c’è naturalmente quello obbligatorio delle emissioni che serve ad assicurare il rispetto delle normative vigenti per minimizzare i rischi per la salute e per l’ambiente. In questo caso i gas da misurare sono CO2, SO2 e NOx.
Gli analizzatori di combustione Seitron
La soluzione proposta da Seitron è l’uso dell’analizzatore di combustione portatile Chemist 600 o Chemist 600 Be Green e dell’analizzatore in continuo Chemist 900 Rack. Gli analizzatori possono essere configurati per il monitoraggio di O2, high e low range CO, CO2, SO2, NO, NO2, CxHy e NOx.