Controllare i limiti di CO2 in casa e a lavoro

Aule scolastiche o universitarie, sale riunioni o conferenze, abitazioni mal areate, sono tutti luoghi che conosciamo bene. Altrettanto bene conosciamo quello che proviamo quando rimaniamo a lungo in questi luoghi: difficoltà di concentrazione, calo di prestazioni e malessere. Come mai?

Perché è importante controllare i limiti di CO2 in casa e a lavoro

Parte della colpa è da attribuire a temperatura e umidità, ma c’è un altro responsabile, un gas inodore e incolore, l’anidride carbonica. Come sappiamo ogni volta che respiriamo inaliamo ossigeno ed emettiamo anidride carbonica. L’aria che inspiriamo contiene il 21% di ossigeno e lo 0,035% di CO2, mentre quella che espiriamo contiene il 16% di ossigeno e il 4% di CO2! È facile capire come in ambienti con nullo o scarso ricambio di aria si possa giungere velocemente a concentrazioni di anidride carbonica poco salutari. Vediamo di approfondire questo aspetto.

L’anidride carbonica è tossica per l’uomo ad una concentrazione del 2,5%, ma già ad una concentrazione sopra allo 0,1% (1000 ppm) si possono avvertire difficoltà di concentrazione e leggeri giramenti. In ambienti chiusi o affollati, come aule, uffici, sale riunioni, si possono raggiungere velocemente concentrazioni di CO2 tra i 5000 e 6000 ppm.

L’importanza del ricambio d’aria

È comprovato che una buona qualità dell’aria deve avere una concentrazione di CO2 inferiore allo 0,1% (1000 ppm). Al di sopra dello 0,2% le persone si sentono a disagio e possono manifestarsi emicranie e cefalee.

Ma come facciamo a sapere se all’interno della nostra casa il livello di CO2 è critico?

È qui che vengono in aiuto rilevatori di CO2 come quello di Seitron. Un vero e proprio guardiano che nel caso l’anidride carbonica superi i livelli di guardia, ci avvisa e può attivare la ventilazione della stanza.

ricambio aria contro co2

I vantaggi del rilevatore di CO2

Affidarsi al rilevatore di CO2 per la ventilazione è utile sia dal punto di vista della salute che da quello del risparmio energetico. Infatti quando aeriamo un locale agiamo solitamente in base alle nostre percezioni, questo però può portarci ad areare troppo tardi, per troppo poco tempo o troppo a lungo.

In base alla norma DIN 1946-6 per non superare il limite di 1000 ppm di CO2 si deve prevedere un flusso d’aria dall’esterno di 30 m3/h per persona. Anche se non disponiamo di un impianto automatizzato di ventilazione, il rilevatore può aiutarci ad areare al momento giusto e minimizzare il consumo energetico poiché possiamo leggere sul display quando la CO2 è tornata sotto i livelli di guardia.


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