Gruppo manometrico (o manifold): cos’è e a cosa serve
Il gruppo manometrico è un componente essenziale per la manutenzione di impianti di climatizzazione, svolgendo un ruolo fondamentale nel garantire prestazioni ottimali e un funzionamento sicuro. Ma cosa fa esattamente e come funziona il gruppo manometrico a 4 vie? Scopriamolo insieme.
Gruppo manometrico o manifold?
Prima di procedere, una nota. Nel corso dell’articolo utilizzeremo in modo intercambiabile le espressioni gruppo manometrico e manifold. Questo perché in Italia, tra gli addetti ai lavori, sebbene la traduzione letterale di manifold sia collettore, questo termine viene usato come sinonimo per riferirsi al gruppo manometrico.
Gruppo manometrico, a cosa serve?
Il gruppo manometrico è uno strumento utilizzato dagli installatori e dagli addetti alla manutenzione per effettuare diverse misurazioni importanti per diagnosticare lo “stato di salute” dell’impianto.
Il manifold consente inoltre di monitorare e regolare accuratamente il flusso di refrigerante all'interno del condizionatore nelle operazioni di carico/scarico dell’impianto, garantendo un funzionamento ottimale del sistema e prevenendo potenziali problemi o guasti.
Gruppo manometrico: le tipologie
La maggior differenza tra le tipologie di gruppi manometrici presenti nel mercato è senza dubbio quella legata a digitale e analogico.
Esistono infatti manifold digitali ed analogici, e sebbene i primi stiano prendendo sempre più quote di mercato, la presenza dei secondi è ancora importante.
Ma quali sono le principali differenze tra i due tipi?
Nonostante i gruppi manometrici analogici siano comunque strumenti precisi e affidabili, non c’è dubbio che quelli digitali offrano un grado di precisione maggiore, anche in fase di lettura del risultato e non solo di misurazione.
I gruppi digitali inoltre hanno il grande vantaggio di avere solitamente precaricati decine di gas refrigeranti tra i più comuni. Questo agevola notevolmente operazioni quali il controllo di temperatura, pressione, etc. perché lo strumento calcola i valori corretti automaticamente basandosi sui dati relativi al gas selezionato.
Un altro vantaggio del manifold digitale è quello di poter cambiare le unità di misura della pressione e, se disponibile la connessione Bluetooth, trasmettere immediatamente tutti i dati all’app per reportistica e diagnosi.
Se proprio vogliamo cercare degli svantaggi nella versione digitale è il fatto che è un po’ più costosa e bisogna ricordarsi di caricare le batterie!
Come funziona un gruppo manometrico a 4 vie?
Partiamo con l’individuare le componenti più importanti del gruppo manometrico che sono le valvole per il controllo di alta e bassa pressione, vuoto e carico. A queste vanno fissati i tubi flessibili, in gergo fruste, che andranno poi connessi all’impianto. Ci sono diverse configurazioni di collegamenti possibili a seconda del tipo di operazione da svolgere. Vediamo assieme le principali:
Misurazione temperatura e pressione per diagnosi impianto.
Questa operazione consente di ricavare i valori di sovrariscaldamento e sottoraffreddamento.
Tenuta dell’impianto ad alta pressione.
La prova tenuta è fondamentale per accertarsi che non vi siano perdite nell’impianto. Viene solitamente eseguita con l’azoto perché, a differenza dell’aria, è “secco” e privo di umidità, la quale potrebbe compromettere il funzionamento del compressore.
Misurazione del vuoto.
Senza dubbio una delle misurazioni più importanti in un impianto di refrigerazione e anche una delle più difficili da effettuare. In questo caso ci si deve avvalere di un’apposita pompa per il vuoto che va collegata al manifold. Spesso si ricorre anche ad un vacuometro esterno, come il Be Cool V1, per raggiungere misurazioni estremamente precise, come del resto sono richieste quando si ha a che fare con il vuoto.
In conclusione, il gruppo manometrico a 4 vie è uno strumento indispensabile per garantire prestazioni ottimali e un funzionamento sicuro del condizionatore. Questo dispositivo consente agli installatori e agli addetti alla manutenzione di monitorare e regolare il flusso di refrigerante, prevenendo guasti e prolungando la vita utile del condizionatore, migliorandone contemporaneamente l’efficienza.