Il rilevatore di fughe di gas è obbligatorio?
La sicurezza nella propria casa è una priorità per tutti noi. Tra le varie minacce che possono mettere a rischio la nostra incolumità, i gas tossici e infiammabili rappresentano un pericolo silenzioso ma potenzialmente letale. Per prevenire incidenti e proteggere noi stessi e i nostri cari, l'installazione di un rilevatore è diventata una pratica comune. Ma c’è l’obbligo del rilevatore di fughe di gas? In questo articolo, esploreremo l'importanza di questi dispositivi e le normative a essi associate.
L'importanza di un rilevatore di gas
Un rilevatore di gas è un dispositivo progettato per rilevare la presenza di gas nell'aria. Esso può identificare sia il monossido di carbonio che altri gas infiammabili come il metano. Il rilevatore emette un allarme acustico e visivo quando i livelli di gas superano una determinata soglia di sicurezza.
Un rilevatore di gas funziona come un primo sistema di allarme, fornendo una segnalazione tempestiva in caso di fughe. Questo permette di adottare le giuste precauzioni, evacuare l'edificio e chiamare i servizi di emergenza. Il rilevatore di gas è particolarmente importante durante la notte o quando si è assenti da casa, poiché può rilevare la presenza di gas tossici anche in assenza di segni visibili o odori sospetti.
Fughe di gas a casa o in cucina: il rilevatore di gas è obbligatorio?
Le normative relative all'installazione dei rilevatori di gas possono variare da paese a paese e anche a livello locale. In molti paesi, tuttavia, sono state introdotte leggi che rendono obbligatorio l'uso di rilevatori di gas in determinate situazioni. Cosa prevedono le norme in Italia?
Ad oggi, il rilevatore di gas all’interno della propria abitazione non è obbligatorio per legge. Secondo il DM 37/2008, il tecnico installatore abilitato dovrà rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto del gas, specificando il materiale e gli apparecchi utilizzati, facendo particolare menzione alle tubazioni. Assicurata l’idoneità dell’impianto, è altresì vero che il gas comunemente usato in casa per natura è inodore ed è pertanto sottoposto ad un processo di odorizzazione dalle case di distribuzione in modo che l’utente possa accorgersi immediatamente dell’eventuale perdita.
Rilevatore di gas per locazioni turistiche o affitti brevi: è obbligatorio?
Le cose cambiano con gli immobili ad uso abitativo destinati a locazione per turismo o agli affitti brevi.
In questo caso dobbiamo fare riferimento al Decreto Legge 18 ottobre 2023 n. 145 entrato in vigore con la legge del 15 dicembre 2023 n. 191 (Gazzetta Ufficiale) che si occupa della “Disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del codice identificativo nazionale”.
La legge prevede l’obbligo di installare rilevatori di gas combustibile (es. metano e GPL) e di monossido di carbonio nelle unità immobiliari ad uso abitativo destinate a contratti di locazione per finalità turistiche e per quelle destinate agli affitti brevi. Questi dispositivi devono essere dotati di meccanismi di segnalazione acustica e visiva che si attivano in caso di presenza di gas potenzialmente dannoso per gli inquilini.
Quando è obbligatoria l’elettrovalvola gas?
Spesso il rilevatore di gas è in accoppiata con l’elettrovalvola gas. Ma quand’è che quest’ultima è obbligatoria? Il Decreto Ministeriale 12/04/96 riguardante “l'Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi” si applica su impianti di nuova realizzazione e prescrive l’obbligo di installazione dell’elettrovalvola del gas in impianti con:
- Portata termica maggiore di 35 Kw
- Combustibili gassosi
- Pressione gas max. 0,5 bar
Se il calpestio del vano di allocazione degli impianti del gas si trova a una quota compresa tra -5,0 e -10 m rispetto al piano di riferimento, l’elettrovalvola è obbligatoria. In questo caso, l’elettrovalvola di tipo Normalmente Chiuso dovrà essere installata all’esterno del locale sulla tubazione di adduzione del gas.
Dove installare il rilevatore di gas?
Nelle abitazioni private il rilevatore va installato in prossimità dei punti nei quali è possibile che vi sia una fuga di gas e va scelto in base alla tipologia del gas da rilevare.
Se ad esempio in casa fossero presenti stufe, scaldabagni o caminetti, è consigliata l’installazione di un rilevatore di monossido di carbonio, un gas inodore, incolore e insapore, noto come il killer silenzioso. Per approfondire i rischi legati al monossido, puoi leggere il nostro articolo: Effetti del monossido di carbonio: prevenzione e rischi.
Nelle cucine, dove solitamente si usa il metano, è consigliato installare l’apposito rilevatore a circa 30 cm dal soffitto, in un punto lontano dai vapori dei fuochi, per evitare interferenze. Per approfondire dove va posizionato il rilevatore di gas metano, puoi leggere: Installazione rilevatore gas metano: la guida.
Nonostante il metano sia sottoposto ad un processo di odorizzazione, per permettere alle persone di percepirne l’eventuale fuga, questo ragionamento vale solo in contesti monitorati 24/7. Di notte o quando si è fuori casa, la presenza di sostanze nocive è pressoché impossibile da rilevare. Va da sé che il rilevatore di gas è la miglior sicurezza per tutta la famiglia, per la propria casa e per l’incolumità degli altri.
Per approfondire cosa va preso in considerazione nella scelta di un rilevatore di gas, ti rimandiamo al nostro articolo: Rilevatore di gas: come sceglierlo.
Rilevatore di fughe di gas: una scelta responsabile
Nonostante in Italia non sia obbligatorio installare il rilevatore di gas, decidere di metterne uno in casa è un'azione responsabile per proteggere la sicurezza domestica. I gas tossici e infiammabili possono rappresentare una minaccia grave e silenziosa, ma grazie a questi dispositivi possiamo ricevere un'allerta tempestiva in caso di fughe di gas potenzialmente pericolose.