Differenza tra termostato e cronotermostato

Termostato o cronotermostato? Secondo Google Trends, la parola termostato è molto più ricercata, ed effettivamente se pensiamo anche al modo di esprimersi di tutti i giorni, la maggior parte di noi, quando pensa al dispositivo usato in casa per regolare la temperatura, pensa alla parola termostato più che cronotermostato, anche se probabilmente si tratta proprio di quest’ultimo. Ma quindi qual è il termine corretto?

Termostato o cronotermostato: qual è la differenza?

Si dice termostato o cronotermostato? In realtà si dicono entrambi, molto semplicemente perché termostato e cronotermostato sono due dispositivi diversi.

Il cronotermostato può essere pensato come un’evoluzione "temporale" del termostato, nel senso che accensione e spegnimento della caldaia possono essere regolati in base a fasce orarie. Tuttavia i due dispositivi si differenziano in base alla loro funzione:

  • Il termostato permette una semplice regolazione della temperatura che risponde alla domanda: “Quanti gradi voglio al massimo in casa?”. In un certo senso può essere visto come un interruttore che viene aperto o chiuso da un sensore di temperatura.
  • Il cronotermostato invece consente di regolare accensione e spegnimento su base oraria, impostando la temperatura di comfort e riduzione. Quando usiamo un cronotermostato ci stiamo chiedendo, “A che ora voglio accendere il riscaldamento? Qual è la temperatura minima che voglio in casa? E quale la massima?”.
Differenza tra termostato e cronotermostato

Meglio un termostato o un cronotermostato?

Probabilmente a questo punto molti di voi staranno realizzando che quello che hanno in casa è un cronotermostato, non un termostato. Se invece avete trovato una conferma del fatto che possedete proprio un termostato, allora potreste essere interessati a sostituirlo con un cronotermostato, per ragioni economiche ed ambientali.

Il vantaggio del cronotermostato infatti sta proprio nelle possibilità di regolazione che offre: accendere il riscaldamento solo quando serve davvero, giocando sulle regolazioni di fascia oraria, comfort e riduzione, consente un risparmio notevole nei consumi che ha non solo un beneficio in bolletta, ma anche nei confronti dell’ambiente, riducendo le emissioni domestiche, che sono tra i principali fattori di inquinamento ambientale.

Vediamo un esempio di uso del cronotermostato

Molto spesso durante la settimana viviamo la casa solo in determinati orari: per lavoro, studio o impegni, siamo per la maggior parte del tempo fuori. Supponiamo di uscire alla mattina spegnendo il termostato, al rientro alla sera, a seconda della dispersione termica della nostra casa, la temperatura potrebbe essere scesa parecchio e potrebbe servire molto tempo per raggiungere la temperatura di comfort desiderata, cosa che si traduce in consumi notevoli.

Il cronotermostato consente di evitare questo problema evitando il generarsi di una grande escursione tra la temperatura di riduzione e quella di comfort, diminuendo in questo modo i tempi di accensione della caldaia.

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