Come risparmiare con il termostato

L’inverno 2023, più di altri inverni, sarà caratterizzato da una domanda pressante: “Come risparmiare sul riscaldamento?”. L’aumento sensibile dei costi dell’energia rende infatti ancor più importante la ricerca di soluzioni per risparmiare sul riscaldamento di casa.

Come risparmiare gas nel settore residenziale

Enea ha recentemente presentato lo studio: Azioni per la riduzione del fabbisogno nazionale di gas nel settore residenziale, nel quale sono indicate una serie di misure amministrative in grado di portare un risparmio pari a 2,7 miliardi di metri cubi di gas all’anno.

A queste si somma un ulteriore risparmio che viene da misure definite comportamentali, per le quali però rinviamo direttamente al rapporto Enea in quanto non sono a costo zero e servirebbero investimenti.

Per condurre lo studio Enea ha preso come riferimento due tipologie di abitazioni rappresentative del parco edilizio italiano:

  • un appartamento in edificio plurifamiliare (di circa 100 m2 netti) con solo le superfici verticali disperdenti in quanto collocato in un piano intermedio;
  • una villetta unifamiliare (di 186 m2 netti), avente anche tetto e copertura disperdenti verso l’esterno

Entrambe le abitazioni sono servite da caldaia tradizionale a gas (24 kW) e sono in classe energetica F. 

Ma qual è il legame tra questo studio e l’uso del termostato per risparmiare?

La risposta è nelle misure che Enea indica come “amministrative”:

  • Riduzione della temperatura interna invernale di 1 grado (da 20°C a 19°C)
  • Riduzione di un’ora al giorno dell’accensione dell’impianto (orario e periodo di accensione sono normati dal DPR 26/08/1993 n. 412)
  • Riduzione di 15 giorni del periodo di accensione (una settimana ad inizio periodo e una alla fine)

In questa ottica il ruolo del termostato, o meglio del cronotermostato, risulta centrale.

come risparmiare con il termostato sul riscaldamento

Come impostare il termostato per risparmiare

Come dicevamo piuttosto che di termostato è più corretto parlare di cronotermostato. Infatti gli interventi da fare sono di due tipi:

  • Regolare la temperatura di comfort a 19°C
  • Regolare gli orari di accensione impostando la temperatura di comfort solo nelle ore in cui siamo a casa e riducendo comunque di un’ora il totale delle ore di accensione (rispetto al totale previsto per legge).

Queste due impostazioni non sono possibili con un normale termostato, con il quale si può solo settare la temperatura di comfort, ma solamente attraverso l’impiego di un cronotermostato. Per maggiori informazioni sulla differenza tra i due, puoi leggere: Differenza tra termostato e cronotermostato

Seguire le indicazioni fornite da Enea può portare ad un risparmio medio in consumi energetici di circa il 17,5% pari ad una riduzione in bolletta di circa 178 € annui ai costi attuali. 

Va inoltre aggiunto che utilizzare un cronotermostato permette di impostare anche una temperatura di riduzione, ossia una temperatura al di sotto della quale non si vuole mai scendere. I benefici? Si mantiene il calore e si riduce l’umidità, questo si traduce in un ambiente più confortevole e in minori consumi per arrivare alla temperatura di comfort nelle ore desiderate. Per approfondire perché questo sia conveniente, puoi leggere questo articolo: Come riscaldare la casa risparmiando.

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